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per dirla con la frase troppo ben'intesa di
Pomponio
Giureconsulto,
rebus ipsis dictantibus regna
condita; detto convenevolmente alla
dottrina
della Romana Ragione, che stabilisce
Jus naturale
gentium Divina Providentia constitutum. Et
ecco la
generazione de' Regni Eroici; e perchè i
Padri erano
Sovrani Re delle lor Famiglie, nell'
ugualità di
sì fatto
stato, e per la feroce natura de'
Polifemi, niuno
di tutti naturalmente dovendo cedere all'altro;
uscirono da sè medesimi i
Senati Regnanti, o sia di
tanti Re delle lor Famiglie, i quali senza umano scorgimento,
o consiglio si truovaron'aver'
uniti i loro
privati interessi a ciascun loro
Comune, il quale si disse
patria, che sottointesovi
res, vuol dir'
interesse di padri;
e i
Nobili se ne dissero
patricj; onde dovettero i
soli Nobili esser'i
Cittadini delle prime patrie. Così
può esser vera la
Tradizione, che ce n' è giunta, che
ne' primi tempi si eleggevano gli Re per natura: della
quale vi sono due luoghi d'oro appo
Tacito de Moribus
Germanorum; i quali ci danno luogo di congetturare
essere stato lo stesso costume di tutti gli altri primi popoli
barbari: uno è quello;
non casus, non fortuita
conglobatio turmam, aut cuneum facit, sed familiae, et
propinquitates: l'altro è;
duces exemplo potius, quam
imperio, si prompti, si conspicui, si ante aciem agant, admiratione
praesunt. Tali essere stati i
primi Re in Terra ci si dimostra da ciò, che tal'i
Poeti Eroi immaginarono
essere
Giove in Cielo, Re degli uomini, e degli
Dei, per quell'aureo luogo di
Omero, dove
Giove si
scusa con Teti, ch'esso non può far nulla contro a ciò,
che gli Dei avevano una volta determinato nel gran Consiglio
Celeste; ch' è parlare di vero
Re Aristocratico;
dove poi gli
Stoici ficcarono il loro dogma di
Giove
soggetto al Fato: ma
Giove, e gli altri
Dei tennero
consiglio d'intorno a tai cose degli uomini; e sì le
determinarono